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Ansia: Quando l’Eccitazione ci Rende Stupidi

Se il tuo obiettivo è imparare a gestire la tua ansia è fondamentale comprendere un concetto: quando l’amigdala si prende la scena e dà l’allarme scatenando un’ondata di eccitazione nell’organismo, con lo scopo di proteggerci, la potenza della sua azione possiede la forza per spegnere sul nascere ogni tentativo di intervento del cervello razionale.

E’ come se, in quel momento, potesse intervenire sull’interruttore del nostro cervello logico. E il nostro corpo segue le sue indicazioni, andando ad eccitare e sollecitare la nostra parte emotiva (diventiamo arrabbiati, terrorizzati o innamorati) senza possibilità di “pensare”.

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L'Ondata Di Eccitazione Che Ci Rende Stupidi

 

L’ondata di eccitazione ci rende, in ultima analisi, temporaneamente, un po’ stupidi. O, per dirla in modo più edulcorato, riduce le nostre opzioni di azione ad una sola possibile.

E, in fondo, deve essere così.

Per esempio, se noti una moto sul marciapiede, che accelerando ti sta venendo incontro, ti semprerebbe utile che il tuo cervello razionale ti portasse a riflettere su alcune considerazioni come "Ma che sappia che non dovrebbe essere sul marciapiede? Forse stanno girando la scena di un film? In tal caso, dove sono le telecamere? Sta guidando una Harley-Davidson? Hmmm ... in realtà sta andando molto veloce. E sta guidando dritto verso di me! Mi chiedo se dovrei semplicemente togliermi di mezzo nel caso non mi vedesse ...? "

A quel punto potresti essere morto. Quindi, in tali circostanze di vita o di morte, non vogliamo un sistema altamente intelligente in grado di effettuare analisi ragionate. Vogliamo un sistema eccitabile (e quindi stupido) che possa terrorizzarci e farci schivare la moto e scappare prima ancora che sappiamo cosa stiamo facendo!

Quindi a volte il panico è la risposta giusta.

In altre circostanze, tuttavia, la "minaccia" potrebbe rivelarsi innocua e, se hai già risposto scappando o lottando, potresti sentirti non tanto “normale” e decisamente in imbarazzo.

Ma alla tua amigdala non importa della tua vergogna eventuale.

Sa che si sta meglio da imbarazzato che da morto; ma non riesci ad agire su una vera minaccia per la vita o la morte solo una volta, e probabilmente finirai per non aver più bisogno di questo meraviglioso meccanismo di sopravvivenza.

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Ansia: L’Amigdala Ci Vede Poco

 

Naturalmente, come abbiamo già riconosciuto, la maggior parte delle minacce che affrontiamo oggi non sono di tipo "vita o morte". Ma abbiamo ancora bisogno della risposta di lotta o fuga per restare incolumi in quelle occasioni in cui alcune calamità potrebbe colpirci, come un auto che ci taglia la strada, l'albero che ci sta cadendo addosso, per esempio, o affrontare qualsiasi altra emergenza.

C'è un problema con il sistema, però.

Se è attivato in circostanze non “di vita o di morte” e la paura che si forma non viene scaricata, l'eccitazione emotiva continuerà la sua corsa. Il che significa resteremo in una fase “non-pensante”.

Quindi, non solo l'amigdala è in grado di farci agire prima che la neocorteccia ne sappia qualcosa ma può anche mantenere la neocorteccia poco funzionante per lunghi periodi di tempo.

In altre parole, oltre ad avere la possibilità di agire sull’interruttore on / off della neocorteccia, ha ancha il potere di agire su un interruttore che regola l’attività del cervello logico. Così se rimaniamo parzialmente eccitati dal punto di vista emotivo, allora restiamo parzialmente “stupidi”.

Questo è ciò che accade quando ti prepari in modo ossessivo per un esame, studiando a più non posso, per poi ritrovarti nella stanza del professore, con la mente completamente vuota, come se tutte le informazioni che hai appreso nelle settimane precedenti fossero state cancellate con un colpo di spugna.

Se in precedenza hai immaginato di fallire all’esame nonostante tutto il tuo impegno, è probabile che la tua amigdala abbia fatto coincidere quell’immagine che ritraeva te in quella sala d’esame come un potenziale pericolo.

Di conseguenza, ha innescato una risposta di lotta o fuga, trovando nell’ansia che ti nega l’accesso al tuo cervello pensante la risposta per salvarsi.

Come abbiamo ripetuto il giudizio dell’amigdala si fonda su elementi grezzi. Cerca somiglianze poco precise non dettagli particolari. Quindi non ha la capacità di distinguere tra un evento che si è verificato nella nostra immaginazione da uno che si è verificato nella realtà. Lei suona l’allarme, a prescindere.

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Ansia: I Nostri Ricordi Non Sono Scolpiti Nella Pietra

 

E c'è un altro grosso problema.

Una volta che la disastrosa situazione dell'esame si è verificata per davvero, l'amigdala, non la catalogherà solo come una possibile preoccupazione ma la confermerà come una sicura minaccia per il nostro benessere ed si mostrerà pronta a far scattare l'allarme, qualora dovesse ripetersi.

Pertanto, il modo in cui ci siamo avvicinati a sostenere l'esame e il modo in cui interpretavamo le possibili immagini della situazione, avrebbe influito sul modo in cui abbiamo registrato l'esperienza nella nostra memoria.

Ma, per fortuna, i ricordi non sono scolpiti nella pietra.

Se la nostra esperienza si trasforma, possiamo cambiare i ricordi che ne abbiamo, in modo che cessino di apparire come un modello che si abbina a circostanze apparentemente minacciose per la nostra vita.

Se un ricordo è traumatico, e quindi profondamente radicato, un terapista esperto può utilizzare una semplice procedura, nota come "tecnica di riavvolgimento", per ottenere questo effetto.

Elimina l'emozione dalla memoria, abbassando così l'eccitazione associata e liberando il cervello pensante che la può andare a comprendere nel dettaglio.

Quindi, come abbiamo visto, quando l'amigdala è in piena attività, invia una cascata di segnali alla neocorteccia, inibendo la sua capacità di comprendere e analizzare le situazioni, e costringendoci a muoverci tra un bianco e nero emotivo.

Ci impedisce di considerare altre possibilità e ci ostacola nella possibilità di avere un quadro più ampio della situazione che si sta vivendo.

"Devo combattere o devo fuggire?"

Di queste situazioni ce ne sono molte e ci getteremo uno sgurado nel prossimo post.

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Mick Manara

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Giornalista, Motivatore ed Esperto di Crescita Personale, Mick Manara si è aggregato allo staff di Vadoalmassimo.net per occuparsi di Benessere Mentale e di Miglioramento delle performance personali e professionali. 

La sua variegata preparazione e la sua spiccata curiosità ci potrà regalare spunti interessanti e coinvolgenti al fine di alzare il livello qualitativo della nostra esistenza.

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