La frustrazione
La vita è costellata di frustrazioni. Che siano irritazioni “superficiali” o rabbie “profonde” tutti dobbiamo fare i conti con obiettivi mancati o desideri repressi. Tutti dobbiamo gestire periodi di rabbia, depressione, stress e affaticamento. E siccome qualsiasi percorso che intraprendiamo per arrivare a ciò che ci siamo prefissi, nasconde delle possibili difficoltà, imparare a gestire la frustrazione diventa una necessità. Una cosa che può fare davvero la differenza in termini di risultati raggiunti.
La frustrazione è un'emozione che esplode, più o meno intensa, quando le cose non vanno come avremmo voluto, quando qualcosa non funziona come avevamo previsto. In fondo, ragionando per grandi insiemi, quando raggiungiamo un nostro obiettivo raccogliamo soddisfazione e autostima, quando lo manchiamo dobbiamo raccogliere i cocci di una fiducia in se stessi, fatta a pezzi.
La frustrazione non è necessariamente da connotare sotto una veste negativa, perché può vestire il ruolo di un utile sentinella che ci avverte che qualcosa non va nella nostra vita e che è ora di cambiare. Ma quando è all'origine di rabbia, depressione, stress, risentimento, irritabilità e ci fa precipitare in una spirale mentalmente nociva che ci conduce alla rassegnazione, la frustrazione si presenta come una forza a tutti gli effetti distruttiva.
La frustazione fa la sua comparsa quando tutti i nostri sforzi profusi sulla strada del raggiungimento dei nostri desideri si mostrano vani. La frustrazione bussa alla tua porta anche quando il tuo impegno si traduce in un risultato minore di quello che pensavi.
Per combattere la frustrazione che ci assale dobbiasmo osservarla sotto la lente di due tipi fonti: fonti interne e fonti esterne.
Le fonti interne della frustrazione scaturiscono dalla delusione provocata dal non ottenere una cosa desiderata a causa di ragioni che provengono dal nostro interno: mancanza di fiducia, terrore di stare in mezzo agli altri, ecc.
Il secondo tipo di frustrazione deriva da cause esterne che dipendono da situazioni esterne alla persona: problemi fisici o di salute o l’azione contraria di altre persone. Una delle principali cause di frustrazione a cui siamo esposti tutti i giorni è quella provocata dalla lancinante percezione di sprecare e perdere tempo. In fila in banca, nel traffico o incatenato al telefono …. Ci sono davvero tante fonti di frustrazioni che ci circondano.
Le frustrazioni esterne sono perlopiù evitabili. Ci sono un sacco di cose che possiamo fare al riguardo di una situazione che possiamo prevedere e quindi prevenire, anche se non è sempre così semplice. Perché è lo stesso sistema di vita che abbiamo messo in piedi ad esporci ad una frustrazione che possiamo definire endemica. Ecco perché, alla fine, l’unico modo per gestire una frustazione causata da una fonte esterna si rivolge a nostre capacità interne che riescano a far prevalere serenità e proattività su rabbia e arrendevolezza.
Situazione frustrante = persona frustrata, non è e non deve essere un’equazione matematica e quindi indubitabile. Se partiamo da questo assunto allora ci apriamo alle possibili soluzioni.
I “Figli” della Frustrazione
La frustrazione partorisce molti “figli” e spesso lo fa in poco tempo. Rabbia, depressione, perdita di autostima, stress, arrendevolezza ne sono i più conosciuti e diffusi.
Rabbia:
La frustrazione è il combustibile adatto per generare la rabbia che a sua volta è il terreno fertile in cui può prosperare l’aggressività. Rabbia e aggressività sono frecce infuocate che si scagliano contro ciò che ci fa sentire frustrati. Se la mia auto va in panne potrei arrivare a darle un pugno sul cofano. Se qualcuno ci minaccia potremo aggredirlo verbalmente o fisicamente. E se chi ci fa sentire frustrato è troppo forte per noi, spesso finiamo per scagliarci addosso a qualcun altro che magari non ha colpe o se le ha sono parziali.
Quando si cade in preda alla rabbia, spesso, si sconnette il pensiero dal comportamento. Una persona in balia della frustrazione non ha più il controllo di se. E se qualche volta la frustrazione è un invito ad agire che raccogliamo, il più delle volte è una bomba che ci esplode in mano. Per questo è necessario imparare a reagire alla frustrazione in modo diverso da quanto abbiamo imparato fin qui.
Arrendevolezza:
La rinuncia a qualcosa che ci siamo prefissi può essere un bene nel momento in cui ci accorgiamo che era davvero fuori dalla nostra portata. Tuttavia, il più delle volte, è l’incapacità di gestire la frustrazione che ci porta a fermarci davanti ad una difficoltà. Non finire la scuola, rinunciare ad un lavoro sono spesso il punto finale di un periodo in cui la frustrazione ha risucchiato tutta la riserva energetica che avevamo. E prendere l’abitudine di lasciare alla prima difficoltà ci condanna ad una vita apatica ed inconcludente.
Il tempo in cui viviamo presenta le sue complessità e per ottenere qualcosa nella vita serve impegno, dedizione e perseveranza. Prova a pensare a quanti progetti hai messo in piedi e che poi non sei riuscito a portare avanti e concludere. Probabilmente ne puoi fare una lunga lista. Tieni per buono questo: chi pensa di non farcela alla fine ha sempre ragione.
Perdita Di Fiducia In Se Stessi:
Un calo del proprio livello di autostima è uno degli effetti collaterali più nocivi della rinuncia ad un proprio obiettivo a causa della soverchiante pressione della frustrazione. Convincerci della propria incapacità andrà a minare tutti i nostri progetti futuri e aprirà falle irreparabili nel nostro assetto mentale. Una situazione che va affrontata per tempo.
Stress:
Lo stress è il prodotto del nostro abituarsi alla frustrazione presente nell'ambiente in cui viviamo. Frustrazione e stress, quando si cronicizzano aprono la porta su un mondo di problemi da affrontare. Irritabilità, nervosismo eccessivo, rabbia, stanchezza, ansia, mal di testa, depressione, mal di stomaco, ipertensione, emicrania, ulcera, infarto ecc… si potrebbe continuare all'infinito.
Depressione:
La depressione, quando arriva, entra a piedi pari in tutti gli ambiti della vita di un uomo. Non ha preferenze di età, sesso, razza o reddito. Gli stessi comportamenti del mangiare e del dormire ne vengono influenzati. Così come il modo di pensare e le modalità in cui si interagisce con il mondo. Siamo tutti vittima di brevi forme di depressione passeggera ma quando diventa il nostro vestito abituale è piuttosto difficile liberarsene a buon mercato.
Abuso Di Sostanze Nocive:
I numeri che ci riportano dati sull'alcolismo e sulla droga la dice lunga di quanto siamo generalmente incapaci di gestire frustrazione e delusione. La stessa conclusione a cui si può arrivare pensando agli obesi.
Di fatto, non è realistico poter pensare che si possa liberarsi per sempre da qualsiasi forma di frustrazione, ma di sicuro è veritiero ritenere che possiamo agire per ridurre al minimo gli effetti deleteri della frustrazione.
Si deve imparare a distinguere tra ciò che speri che accada, ciò che probabilmente accadrà e ciò che è realmente accaduto. La vita è un saliscendi fatto di momenti tesi e momenti rilassati. Accettare questa realtà è il primo passo da compiere verso un modo sano di affrontare la frustrazione.
I problemi con cui siamo costretti a fare i conti, ogni giorno, sono di varia natura: ci sono problemi che conosci che dividi in risolvibili, incerti e non risolvibili e poi ci sono problemi che non conosci che proprio perché fuori dal tuo potenziale controllo non lasciano spazio ad un tuo intervento.
Avere conoscenza e consapevolezza delle tue abilità ti permetterà di sviluppare un piano realistico per arrivare alle giuste soluzioni. Approcciarsi alle cose che ti accadono per il verso giusto ti aiuterà ad essere più contento e felice e ti fornirà l’energia necessaria per superare con più facilità rabbia e frustrazione.
Queste sono emozioni che tutti sperimentiamo nella vita. E reagiamo ad esse secondo il modello che abbiamo visto e copiato dagli altri intorno a noi fin dalla più tenera età. Sviluppare la capacità di affrontarle con efficacia ci darà un marcia in più nella vita. Di seguito ti indico un paio di strade per imparare a gestire rabbia e frustrazione.
Terapia Individuale
L’analisi imparziale del tuo comportamento da parte di un terapista ti può essere davvero d’aiuto. Uno psicologo può metterti a disposizione molte strategie efficaci per la gestione della rabbia e della frustrazione in modo da trovare tra queste quelle più appropriate a te e al tuo vissuto.
Può anche lavorare su di te attraverso tecniche psicologiche o ristrutturazioni cognitive.
Esercizi di Rilassamento
La respirazione profonda può aiutarti a calmare gli effetti della frustrazione e della rabbia. Respirando in modo ampio utilizzando il diaframma e gonfiando prima la pancia e poi il petto ha un grande effetto calmante. Se nel frattempo visualizzi immagini rilassanti e ti ripeti parole che inducano alla tranquillità come può essere un “rilassati” o “calmati” l’efficacia di questo esercizio aumenterà molto.
Ricordati che la frustrazione mal gestita ha un impatto devastante sul tuo assetto mentale. Può trasformati in una persona che vede sempre il bicchiere mezzo vuoto. Può rallentare, inibire il tuo processo di crescita immobilizzandoti nel pessimismo. Quanto ci convinciamo che tutto quello che facciamo è comunque inutile azzeriamo le nostre chances di successo.
Tieni bene a mente, che non possiamo eliminare completamente la frustrazione. Accadrà sempre qualcosa che la può innescare. Ma di certo puoi influire sull'impatto che può avere nella vita di tutti i giorni. Di certo puoi imparare ad utilizzare alcuni strumenti mentali per sapere come combattere la frustazione.
Se ritieni che il tuo grado di frustrazione sia davvero fuori controllo, se sta avendo un impatto sulle tue relazioni o su un’altra parte importante della tua vita, prendi in considerazione l’opzione di rivolgerti ad uno specialista
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