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Perfezionismo: Alla Ricerca Dell’Isola Che Non C’E’

Perfezionismo?

Nessuno è perfetto ma la pratica rende perfetti. Lo dice il proverbio!

Così faremo carte false per una salute perfetta.

Daremo un dito di una mano per sentirci dire che siamo degli studenti perfetti, dei capiufficio perfetti e un coniuge perfetto.

Dalla tv e dai giornali siamo bombardati da corpi snelli e fisici sodi che vengono definiti “perfetti”.

Il libreria possiamo trovare di tutto: “come organizzare una festa perfetta”, “come preparare un cena perfetta” ecc.

In questo lungo post voglio spiegarti i pericoli del perfezionismo e illustrarti i passi da compiere per superare questo tratto caratteriale che ti prosciuga lo spirito e che ti riempie di angoscia.

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Cos'è Il Perfezionismo

Il perfezionismo è il desiderio profondo di essere impeccabili, di risultare irreprensibile ai propri occhi e agli occhi degli altri.

Il perfezionista si dilania in un immane sforzo per raggiungere un obiettivo irrealistico.

I perfezionisti credono che si possa calcolare a tavolino tutto quello che si deve fare per diventare delle persone ideali.

Desiderano ardentemente l’approvazione degli altri, soprattutto di quelli che compongono la propria cerchia sociale e delle persone che possiedono un’autorità sociale.

Se non riescono ad essere all’altezza delle loro alte aspettative in qualche area della loro vita, sono spesso vittime di bassa autostima o depressione.

Per questo sono terrorizzati dal fallimento e di conseguenza rifuggono, di solito, da ogni tipo di rischio.

Sono state identificate, nel tempo, diverse tipologie di perfezionismo:

 

  • Il Perfezionista Normale

E' una persona che si affibbia un alto valore, sa stabilire degli obiettivi elevati ma ancora all’interno della sfera del “ragionevole”.

Di solito godono di un elevato livello di autostima e tendono ad eccellere nei loro campi di interesse.

 

  • Il Perfezionista Orientato All’Esterno

E' una persona che fissa degli standard esageratamente elevati alle persone che gli stanno intorno.

Per questo hanno un’estrema difficoltà a mantenere delle relazioni personali sane ed equilibrate e sono portati ad un iper-criticismo verso gli altri.

 

  • Il Perfezionista Sociale

E' la persona che crede di dover osservare in modo pedissequo gli alti e irrealistici standard che, secondo la sua opinione, sono stati fissati dalla società e dalla cultura di appartenenza.

 

  • Il Perfezionista Orientato All’interno

E' il perfezionista “classico”, quella forma di perfezionismo più diffuso.

Si attiene ad un tipo di comportamento irreprensibile, tende a nascondere qualsiasi segno di imperfezione, evita di ammettere i propri errori ecc.

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Soffri Di Perfezionismo? Un Piccolo Test ...

Siamo convinti non solo di poter fare tutto ma anche di farlo in modo perfetto.

Vogliamo un lavoro perfetto, una moglie perfetta e dei figli perfetti. Ci siamo oramai dissuasi che l’umanità possa essere perfettibile. E attraverso il progresso tecnologico pensiamo sia solo una questione di tempo. O, almeno, ne siamo convinti.

Prima di partire in questo viaggio che ha l'obiettivo di dissuaderti dal voler percorrere la strada del perfezionismo, ho pensato che sia opportuno farti fare una veloce autovalutazione attraverso un test, in modo da stabilire se ciò di cui parleremo è un problema che ti riguarda.

Verifica in quante delle affermazioni seguenti ti riconosci.

 

"Quando ho a che fare con una scadenza, di solito finisco sempre per procrastinare"

"Tante volte lascio le cose a metà senza portarle a compimento"

"Una volta iniziato qualcosa perdo interesse e non riesco a concluderlo"

"Quando finisco un progetto o una qualsiasi cosa che mi ero prefisso di fare, di solito sono scoraggiato e deluso da me stesso perché mi violento nella convinzione che potevo fare meglio"

"Quando devo parlare di fronte ad un folto pubblico il palcoscenico mi terrorizza"

"Quando mi sento giù, uso droghe alcol e cibo per consolarmi"

"Mi piace gareggiare solo se ho la sicurezza di essere il vincitore"

"Non mi sento mai in grado di raggiungere gli obiettivi che mi sono prefisso"

 

Se con una o più di queste frasi ho colpito nel segno, potresti soffrire di un certo grado di perfezionismo, che potrebbe andare dal perfezionismo "psicologico" al perfezionismo "patologico".

In queste righe approfondiremo il tema.

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Perfezionismo: Le Cause

Gli psicologi hanno cercato di circoscrive i fattori che possono contribuire al perfezionismo.

Molti di essi sono elementi esterni che i perfezionisti interiorizzano e fanno propri come obiettivi da raggiungere, seppur appaiano irrealistici e talvolta irrazionali.

Talmente irraggiungibili che innescano un circolo vizioso fatto di tentativi e fallimenti.

Tra le tante cause possibili ne elenchiamo alcune.

Familiarità

Per molti perfezionisti, quell’ossessione al risultato ideale e irrealistico si forma nell’infanzia e nell’adolescenza.

L’equazione secondo gli esperti non fa una piega:

 

genitori perfezionisti tendono ad instillare nei loro figli comportamenti e pensieri perfezionisti

 

Un passaggio di consegne che può avvenire sotto 4 forme:

 

  • Il Modello Delle Aspettative Sociali

I bambini apprendono che saranno accettati dai loro genitori solo se saranno perfetti.

Credono che riceveranno amore solo se avranno successo nelle cose che fanno.

E i genitori non sono gli unici da accontentare.

Ne esiste una fila infinita: insegnati, allenatori, sacerdoti, amici ecc.

Ma ci possono essere anche alcuni giovani che sviluppano un atteggiamento perfezionistico partendo da una situazione contraria: la totale assenza di aspettative da parte dei loro genitori

 

  • Il Modello Dell’Apprendimento Sociale

I bambini tendono ad imitare il perfezionismo reale o solo percepito dei genitori.

Alcuni imparano a vivere secondo standard irrealistici che si rivelano gli stessi dei loro genitori.

Altri percepiscono i loro genitori come adulti ideali e si sforzano di assomigliargli.

Il modello di reazione sociale: i bambini diventano perfezionisti in risposta alle avversità come abusi di tipo fisico, sessuale o psicologico.

Un perfezionismo sorretto dal pensiero “se sono perfetto nessuno mi farà del male

 

  • Il Modello Di Innalzamento Dell’Ansia

I bambini diventano perfezionisti perché sono cresciuti in un ambiente troppo ansioso con genitori troppo preoccupati di commettere errori.

Di conseguenza i bambini sviluppano una paura eccessiva di commettere errori e di fallire.

Ordine Di Nascita

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Alcuni studi sostengono che il primogenito in una famiglia, ha più probabilità di sviluppare forme di perfezionismo e ansia.

I genitori, davanti all’inesperienza di una prima nascita, potrebbero mostrare forti insicurezze e tentare di colmarle con un comportamento eccessivamente premiante, incoraggiando il proprio figlio a sviluppare un forte desiderio di raggiungere risultati sempre più elevati, fino a fissarsi obiettivi irrealistici e irraggiungibili.

Poiché i primogeniti trascorrono spesso i primi anni senza fratelli, si trovano in gran parte in compagnia di adulti.

E finiscono così per aderire al modello di apprendimento sociale sopra descritto: imparano a imitare gli schemi e comportamenti degli adulti.

Ovvio che questo non significa che i bambini nati per secondi, terzi o per ultimi non diventeranno mai perfezionisti o lo saranno di sicuro i primogeniti.

I Media E Le Influenze Culturali

I media ci bombardano con messaggi molto forti su quale tipo di persone dovremmo essere e diventare.

Film, programmi televisivi, riviste, internet ci vogliono inculcare che se consumiamo i prodotti giusti, diventeremo persone perfette.

Ci convincono che non siamo abbastanza, che ci manca sempre qualcosa e che con l’acquisto dei loro prodotti risolveremo il problema.

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I Pericoli del Perfezionismo

Essere un perfezionista porta con se pericoli evidenti e pericoli un po’ più celati ed insidiosi.

Il perfezionismo può avere conseguenza negative sulla salute, può contribuire allo sviluppo di uno stato depressivo, può aumentare il livello dello stress, può essere l’origine di una serie di malattie e può causarti disturbi di tipo alimentare.

Inoltre il perfezionismo può avere un impatto negativo sulla tua vita sociale.

Il perfezionista soffre le conseguenze di un’eccessiva preoccupazione del modo in cui gli altri lo possono vedere, percepire e giudicare. E d’altra parte potrebbero mostrare una grande difficoltà nel tenere sotto controllo le critiche rivolte verso gli altri andando spesso a compromettere i suoi rapporti interpersonali.

Alcuni perfezionisti possono sviluppare una serie di convinzioni e comportamenti irrazionali che vanno da una preoccupazione eccessiva fino ad un vero e proprio disturbo ossessivo compulsivo.

Altri si perdono nella nebbia della procrastinazione che va ad avvolgere ogni ambito della loro vita. Il loro dogma sottostante è “più rimando, più evito il rischio di fallire

Il perfezionismo può impedirti di diventare la persona equilibrata, creativa e produttiva che desideri essere.

Perfezionismo: Le Conseguenze Negative A Cui Porta

Tutti abbiamo dei desideri, dei sogni, degli obiettivi che vogliamo realizzare.

Alcuni di essi sono evidenti e conoscono la luce del sole.

Altri giacciono nascosti nelle profondità del nostro cuore, protetti dagli sguardi indiscreti perfino dei nostri amici.

Ci sono anche i sogni che si sono persi nelle vicissitudini della vita. Magari sognavi di fare lo scrittore. Magari volevi imparare a suonare il piano.

Il fatto è che il perfezionismo diventa un ostacolo davvero ingombrante per i desideri più reconditi che abbiamo. Siccome che questi ultimi rappresentano qualcosa di importante perché toccano la nostra anima, un eventuale fallimento nel raggiungerli ci costerebbe molto caro in termini di sofferenza e per questo il perfezionista cerca di sabotare ogni tentativo di realizzarli.

Il perfezionista ha un’inconscia parola d’ordine: evitare di fallire, a tutti i costi.

Il risultato è che ci si impedisce così, di diventare la persona che sogniamo di essere.

Ecco perché un atteggiamento perfezionista può diventare addirittura spiritualmente pericoloso.

So che usando la parola “spiritualmente” mi posso esporre a tutta una serie di diverse interpretazioni che portano molto distante dal senso che voglio dare a questo articolo.

Per questo voglio precisare subito che usando questo termine voglio riferirmi a quella forza interiore e creativa che ci mette in contatto con la nostra essenza profonda e ci permette di entrare in connessione con gli altri. E’ quella forza che, se assecondata, ci conduce alla nostra realizzazione.

Il Perfezionismo Crea Danni In Tutti Gli Ambiti Della Nostra Vita

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Il perfezionismo può creare, in questo senso, dei danni in tutti gli ambiti della nostra vita.

Ci porta ad allinearci a tutta una serie di standard imposta dagli altri: dai nostri genitori, dai nostri insegnanti, dalla società in generale. E i rami della nostra essenza vengono recisi in partenza.

Diventiamo quella quercia che si auto-impone di assomigliare ad un ciliegio.

Il perfezionista sente l’estremo bisogno di piacere come unico mezzo per essere accettato. Sente la necessità di muoversi su un terreno sicuro, perché è convinto di non avere la forza per rialzarsi se dovesse cadere.

Finisce così per consegnarsi all’imitazione. E quando imiti hai ufficialmente rinunciato a te stesso.

Si finisce così che se pensiamo di diventare un cantante dobbiamo diventare come Vasco Rossi e ci immergiamo nel tentativo di assomigliarli e non di sviluppare il nostro stile. Ci ancoriamo a obiettivi irraggiungibili.

Entriamo in un paradosso psicologico: volendo evitare il fallimento ci condanniamo a fallire.

Ci fissiamo di arrivare ad una vetta inaccessibile, ne percepiamo la difficoltà e rinunciamo a metà del viaggio. Fallire è troppo doloroso.

 

Il Perfezionista E La Pretesa Di Un Successo Garantito

 

Eppure abbiamo immaginato e toccato con mano il nostro strepitoso successo. Sentiamo gli applausi e i complimenti.

C’è un mondo ideale che si costruisce mattone dopo mattone nella nostra testa.

Ma poi arrivano le prime difficoltà. Il nostro “tutto e subito” deve scendere a compromessi con l’esigenza di un “correggere il tiro”. Cominciamo a percepire il rischio nascosto dietro a quello che stiamo facendo.

Il successo non è garantito, il nostro agire si porta appresso l’ombra del fallire.

E ci paralizziamo nella paura.

Quella pressione mentale al dover raggiungere risultati straordinari rapidamente, si insinua, di solito, fin dalla giovane età nella nostra mente. Si comincia fin da bambini a sentire il peso di ogni azione: deve essere perfetta e quindi deve essere quella giusta … quindi prima di farla dobbiamo essere sicuri perché non si può tornare indietro.

Nell’attesa della perfezione si consuma il dramma di chi non è mai entrato in contatto con la propria anima.

Da qui nasce una necessità: per vivere meglio dobbiamo fissarci obiettivi più realistici e più in linea con la nostra forza creativa.

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Il Perfezionismo Che Ci Rovina La Vita

Ad una prima occhiata, essere un perfezionista non sembra una grande disgrazia.

Avere un’attenzione particolare alla cura del dettaglio, spingere con forza al raggiungimento di obiettivi elevati che nessuno ha mai raggiunto, mirare a superare le aspettative che gli altri hanno su di noi e puntare dritto all’eccellenza, sembrano elementi di una persona che si sta garantendo il successo.

Ma ci insegnano che non tutto ciò che luccica viene pagato a peso d’oro.

Ci sono dei pericoli e dei lati negativi nel lasciarsi trascinare nei meandri di un atteggiamento perfezionistico.

Te ne illustro alcuni:

1- Procrastinazione

Alcuni perfezionisti ci cadono dentro senza neanche rendersene conto.

Non importa quanto siano coinvolti e ci tengano al raggiungimento del proprio obiettivo.

Finiscono inevitabilmente per rimandarlo continuamente.

L’esigenza di costruire un palcoscenico d’azione immacolato, dove non si possono sopportare ombre o macchie di qualsiasi tipo.

Un’attenzione spasmodica al dettaglio.

L’ossessione di avere tutto sotto controllo.

La sovrastimata pesantezza di ogni problema. La sacra promessa di fede al dio della perfezione.

Con questi ingredienti il piatto che un perfezionista serve in tavola ha il sapore dell’impossibilità di realizzare ciò che ci si era prefissati.

Il tutto condito dal dolore e la sofferenza di un percorso mentale che si avvita su se stesso. Stai pedalando come un forsennato e non ti muovi di un metro.

In fondo il perfezionista si prende in giro da solo.

Nel senso che continua a correre per tornare sempre al punto di partenza.

2- Manie Di Perfezionismo: Una Visione Distorta della Realtà

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Riuscire a cogliere al volo i dettagli delle cose, delle circostanze e degli eventi che ci accadono tutt’intorno è di sicuro una grande virtu’.

E’ un’accentuata sensibilità alle immagini, alle parole, ai comportamenti che ci può far cogliere quello che resta celato ai più.

Un’abilità certamente da sfruttare.

Saper circoscrivere gli errori e le lacune di una situazione alla sola prima occhiata può permetterci di ridurre drasticamente i tempi di risposta verso una soluzione efficace.

Tutto assolutamente fantastico, se non per il fatto, che ogni medaglia ha il suo lato rovescio. Ignorarlo è sempre un grande errore.

La parte negativa di questo atteggiamento decisamente spostato verso la cura attenta del dettaglio si manifesta semplicemente ponendosi una domanda:

 

Dove è giusto fermarsi?

 

Il rischio del perfezionista è quello di perdere il senso del limite.

Il rischio che corre è quello di non sapere più quando è ora di smettere di aggiustare e migliorare le cose.

Il pericolo è quello di non riuscire mai a mettere la parola “concluso” su un progetto.

Si tende a mettere sempre più ingredienti nella pentola e non si ci si mette mai sopra un bel coperchio.

Ogni obiettivo è composto da molti elementi.

Perdersi nell’ossessione di perfezionare ognuno di questi ci allontana inesorabilmente dalla meta finale.

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3- Dove Ci Porta Il Perfezionismo: Un Senso di Infelicità Perenne

Quanto più si sforza di crearsi un modo ideale all’esterno tanto più deve misurarsi in una lotta senza quartiere, incessante e furiosa, all’interno.

E’ il destino del perfezionista.

Vuole che i tasselli della sua realtà siano posizionati in modo estremamente ordinato ma deve fare i conti con un rapporto estremamente conflittuale con la sua anima.

Si tormenta, si violenta, si incolpa, si mette sul banco degli imputati e si giudica per una situazione che non ha preso la direzione desiderata.

Si consegna alla critica più spietata.

Punta al paradiso della perfezione ma si crea un percorso per raggiungerlo d’inferno.

In questa lotta interiore, difficile non incontrare un senso di sostanziale infelicità.

Un’insoddisfazione che gli altri non possono comprendere.

Quindi non ci si abbassa a chiedere aiuto. Ci si barrica nella convinzione che un capitano debba affondare con la propria nave.

La perfezione è una gabbia senza sbarre e nella sua indefinitezza stronca qualsiasi tentativo di possederla.

4- Poca Attenzione Alla Propria Salute

Ossessionarsi su un percorso vuol dire gettare nel dimenticatoio altre possibili strade.

Una delle vittime sacrificali preferite dal perfezionista è la propria salute.

Quando si è totalmente presi da un determinato quadro tutto il resto viene messo sullo sfondo.

Il lavoro non ha più orari. La settimana non ha più giorni di riposo. La concentrazione non ha più pause.

Ma ce lo dicono la televisione o i libri: il mondo dei superman e delle superwoman è sostenibile solo per una puntata o per un po’ di pagine.

Un comportamento perfezionista è un tavolo di un casinò dove ci si gioca anche la salute.

Seconda una ricerca i perfezionisti sono portati a dormire poco e a soffrire di insonnia.

E sappiamo che la mancanza di una sufficiente quantità e qualità di sonno sono legate ad un maggior rischio di incappare in malattie come diabete, infarto, ictus, Alzheimer precoce e alcuni tipo di cancro.

Ovviamente, non sto sostenendo il fatto che ci sia una relazione matematica tra perfezionismo e problemi di salute.

Voglio solo evidenziare che un comportamento incentrato sull’eccessivo desiderio di performance straordinarie alza il rischio di non considerare con il giusto equilibrio le eventuali ripercussioni sulla salute.

5- Difficoltà Estrema a Lasciarsi Andare

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Spesso un perfezionista veste abiti rigidissimi.

Il bisogno viscerale di controllo gli impedisce di allentare la stretta con cui tiene le redini della propria vita.

E mostra una serie di caratteristiche che spesso lo contraddistinguono:

  • Difficoltà a delegare per la paura che altre persone vanifichino gli sforzi fatti
  • Difficoltà a staccarsi mentalmente dal lavoro per la paura che tutto vada a rotoli
  • Eccessiva preoccupazione sul quello che può accadere
  • Ossessivo bisogno di correggere errori anche molto marginali
  • Nociva predisposizione a ripensare ai fallimenti passati

Un perfezionista è un Atlante moderno che sente la necessità di caricarsi il mondo sulle spalle …. anche se in realtà, nessuno glielo ha chiesto!!!

6- La Mania Di Perfezione Porta A Relazioni Interpersonali Molto Complicate

Se c’è un ambiente che resta e resterà “intimamente” imperfetto è sicuramente quel complesso mondo che si crea dall’interazione di due o più persone. Quando si entra nel mondo del soggettivo si deve lasciare fuori ogni pretesa di raggiungere un’ “oggettiva” perfezione.

Diciamo che per un perfezionista non è l’humus ideale dove far proliferare il suo assetto mentale.

Un partner non può sempre comprendere una perenne assenza giustificata sull’altare di un obiettivo da raggiungere.

Un collega non è tenuto a seguirti in corsa folle verso traguardi immaginari.

Un amico non è costretto a sopportare la pesantezza di un rapporto dove sei sempre tu a dettare i tempi.

Un perfezionismo può crearti il vuoto … dentro ed intorno a te.

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Come Guarire Dal Perfezionismo

Questa miniserie di articoli sul perfezionismo si conclude con queste righe in cui ti voglio mettere a disposizione alcuni consigli su come poter gestire questo assetto mentale che, se lasciato a briglia sciolta, può causarti non pochi problemi.

Abbiamo visto in precedenza infatti, che il perfezionismo quando diventa nevrotico porta con sé una moltitudine di effetti debilitanti che, se assommati insieme, possono fornire il quadro di una vita complicata.

Un atteggiamento perfezionistico, lungi dal farti diventare una persona migliore, può farti cadere nei meandri oscuri di un disturbo ossessivo compulsivo che ti rovinerà la vita, sia quella esteriore che quella interiore.

Se ti sei accorto di avere un problema di questo tipo prova a seguire i suggerimenti che trovi di seguito.

Potrebbe sembrarti un articolo troppo lungo ma se sei un vero perfezionista …. lo leggerai fino all’ultima riga.

A parte gli scherzi … non ci sono pillole magiche ma i piccoli frutti della mia esperienza lavorativa.

1- Se Devi Essere Un Perfezionista, Scegli Solo La Parte Utile

Il perfezionismo non è una malattia.

E’ semplicemente una condizione mentale che diventa un problema quando smette di portarci dei benefici e inizia a consegnarci dei disturbi.

Chi si presenta nel mio studio lamentando un problema del genere, di solito, è il rappresentante di quella tipologia di perfezionismo che va affrontata e gestita per ritrovare un approccio corretto con la vita.

Questo tipo di perfezionista che è sconfinato nel “nevrotico” commette il grande errore di identificare il suo valore interno con la qualità dei suoi risultati ottenuti all’esterno, nella realtà.

Mira alla luna, non percependone la reale distanza.

E’ quel tipo di perfezionismo che di solito viene glorificato dai media: dimmi chi sei solo in base a ciò che hai fatto e raggiunto.

Detto questo è giusto dire che il perfezionismo “sano” esiste. Porsi degli obiettivi elevati e cercare la determinazione per perseguirli è la parte benefica dell’intraprendenza umana.

Quella che ci ha permesso di sopravvivere e di conquistare il pianeta in cui viviamo.

E se questa spinta rimane un’espressione di quello che siamo ma non si identifica in quello che siamo può essere un’arma determinante sulla strada della nostra realizzazione.

Tenere a mente la differenza tra queste due tipologie di perfezionismo può essere determinante per il nostro benessere generale. E per fare in modo che tu la faccia tua ti fornisco una serie di elementi distintivi tra i due assetti mentali.

 

Obiettivi:

Perfezionismo sano: Sei determinato e motivato a raggiungere i tuoi obiettivi e senti il sostegno di uno speciale entusiasmo, una strana eccitazione che lavorano a tuo favore

Perfezionismo nevrotico: Senti il peso dei tuoi obiettivi. Da una parte desideri ottenerli dall’altra vivi nella paura di non raggiungerli o nel fatto che non ti possano realmente soddisfare una volta raggiunti

 

Predisposizione all’Azione

Perfezionismo sano: Sai focalizzarti e concentrarti sull’azione che devi mettere in atto. Migliori ogni passo che fai

Perfezionismo nevrotico: Tendi a rimandare continuamente l’azione in attesa di quel momento magico che tarda sempre ad arrivare

 

Soddisfazione Personale

Perfezionismo sano: Sei entusiasta nel celebrare ogni tua vittoria, per piccola e contenuta che sia. Sai darti il giusto valore.

Perfezionismo nevrotico: Qualsiasi cosa fai, qualsiasi cosa ottiene non è mai abbastanza. Nel “avrei dovuto fare di più” ti neghi anche ogni minima soddisfazione

 

Attitudine Verso Le Sconfitte

Perfezionismo sano: Se ti capita di fallire non ignori quello che è successo. Ma lo adoperi per comprendere cosa va cambiato. Sei consapevole che sulla vetta del successo ci si arriva accatastando sotto tanti piccoli fallimenti.

Perfezionismo nevrotico: Fallire ti terrorizza. Come nessuna altra cosa al mondo. Per questo fai di tutto per evitare di esporti ad un’eventuale sconfitta

Avrei potuto continuare ancora ma il scopo è quello di darti dei punti di riferimento per muoverti nella direzione giusta non di annoiarti in lunghe analisi psicologiche.

2- Esci Dalla Costrizione Del “Tutto O Niente”

E’ il pericolo di chi vuole vivere secondo il concetto del taglio netto: farsi sfuggire la realtà delle cose

O bianco o nero, o successo o fallimento, o mi ama o non mi ama … Ma in tutti i tagli di torta cade sempre qualche briciola.

Nel mondo reale nessun successo è senza intoppi.

Nessun atleta trionfa senza soffrire e allenarsi.

Nessun imprenditore conquista il mercato senza prima esserne stato ai margini.

La legge del mondo sembra sorreggersi sul concetto di “progressione” non su quello del “tutto e subito”.

Permettiti di fare le cose in modo imperfetto ed impreciso … ma falle.

Accetta un percorso fatto ti tentativi ed errori come la via più veloce per arrivare dove vuoi.

3- Evita Di Cadere Nelle Trappole Mentali Del Perfezionismo Nevrotico

La mente di un perfezionista nevrotico ha la forma e le fattezze di un labirinto.

Un insieme di strade e vicoli chiusi che si intersecano e si dividono. Per il tuo benessere evita di entrarci!

La capacità di analizzare, di raccogliere ed immagazzinare dati, di circoscrivere i confini precisi di ogni dettaglio deve avere un fine: farti arrivare al più presto dove desideri.

Se questa abilità diventa essa stessa un fine allora hai a che fare con un problema.

Un problema che si può descrivere con alcuni termini e locuzioni: “procrastinazione”, “non sentirsi mai pronti per agire”, “necessitare di informazioni aggiuntive nonostante hai scandagliato in ogni dove”, “rimandare e ancora rimandare”, “domani sarà il giorno giusto

Per evitare di impelagarti in questo labirinto composto da una miriade di false uscite poniti queste domande:

 

Cosa sto cercando di ottenere?

Chi sono le persone che hanno già ottenuto quello che desidero?

Cosa hanno fatto per ottenerlo?

Quello che sto facendo è assolutamente essenziale per il successo?

Di tutte le azioni che sto applicando quali sono quelle più determinanti ai fini del risultato?

 

Con queste domande potresti scoprire che lo stesso sforzo che stai compiendo concentrato solo su una parte di azioni che stai mettendo in pratica potrebbe fornirti uno slancio decisivo verso il raggiungimento del tuo obiettivo.

4- Vincere Il Perfezionismo: Impara Ad Amarti E Rispettarti

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Comprendo che nei momenti difficili, quando non tutto funziona per il verso giusto, non sia semplice rimanere obiettivi e oggettivi.

La tendenza a trovare dei difetti nel come abbiamo affrontato la situazione è connaturata alla voglia di arrivare, di avere successo nelle cose che facciamo.

Ma non dobbiamo commettere l’errore di passare i limiti e inoltrarci su un terreno troppo gibboso e poco sostenibile sotto il profilo psicologico.

Quando identifichiamo chi siamo con i successi e i fallimenti che otteniamo ci inerpichiamo su una parete che si presenterà sempre il rischio di rovinose cadute.

Quando sacrifichiamo noi stessi, i nostri affetti e la nostra salute al fuoco di un ossessivo desiderio di ottenere qualcosa, percorriamo una strada decisamente pericolosa.

Tra i bisogni interni e i desideri esterni dobbiamo trovare un punto di equilibrio. Per farlo ti do alcuni consigli:

 

  • Fai Un Uso Oculato Delle Parole Che Usi

Continuare a dirti che sei una persona di poco valore costruirà un percorso neuronale che impatterà negativamente anche sul tuo comportamento.

Cerca di usare termini positivi che lasciano spazio ad una crescita personale lenta ma incessante

 

  • Smettila Di Autocommiserarti

Cerca di fare tutto quello che è in tuo potere in un dato momento e lascia andare ogni tipo di pensiero-lamento che ti inchioda su un passato che non puoi cambiare

 

  • Focalizzati Sulle Cose Che Stanno Andando Bene

Il perfezionista nevrotico si concentra sui difetti, sugli imprevisti e su tutte quelle cose che non vanno come di desiderava.

Fai il contrario e vedrai crescere pian piano il fuoco di una nuova energia che ti sarà utile per affrontare ogni tipo di ostacolo.

 

  • La Tua Salute Deve Restare Una Priorità

Chiediti cosa vuoi per i prossimi 40 anni.

Qualsiasi cosa sia, pensa e rifletti sul fatto che per raggiungerla di servirà conservarti in buona salute.

Quindi non c’è un solo motivo per sacrificarla all’interno di un incessante ritmo di lavoro che rischia di toglierti l’unica cosa necessaria per ottenere tutto quello che vuoi.

5- Fa In Modo Che I Tuoi Obiettivi Siano Dei Consigli Divini Non Degli Ordini Diabolici

Il perfezionista nevrotico guarda al proprio obiettivo come all’unica ragione di vita.

Non raggiungerlo sarebbe la fine.

Fallire è inaccettabile.

E’ quella strada che crolla appena sei passato: non hai la possibilità di tornare indietro …

E’ un assetto mentale pericoloso per il tuo benessere. Quando pensi ai tuoi obiettivi in termini assoluti sali su un treno da cui non è previsto scendere.

Invece i tuoi obiettivi dovrebbero essere delle “guide” non dei “dogmi”, dei consigli divini e non degli ordini diabolici.

Dovresti sentirne l’eccitazione provocata dal desiderio di raggiungerli non la stretta alla gola provocata dalla minaccia di fallire.

Devono essere un mezzo per realizzarti non l’arma con cui ti togli la vita.

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6- Dai Importanza Alle Tue Relazioni

Giuriamo a noi stessi di raggiungere il successo per far felice chi ci vive accanto.

Ma per raggiungere i nostri obiettivi chi ci vive accanto è tutto fuorché felice.

Vogliamo arrivare in vetta per avere la visione necessaria per mettere al loro posto tutti i pezzi della nostra vita, poi una volta arrivati ci accorgiamo che non c’è nulla da mettere a posto perché quei pezzi hanno preso altre vie.

Riservati del tempo per le tue relazioni.

Momenti anche brevi ma intensi, dove sai essere nel presente, dove sai cogliere l’energia che ti può dare il condividere.

Semina anche nell’orto dei sentimenti per non ritrovarti solo nei momenti di carestia.

7- Impara A Delegare E A Distaccarti

Un perfezionista cronico incontra delle difficoltà a lavorare con altre persone. Si fida solo di se stesso perché solo lui è in contatto diretto con il Dio della perfezione.

Ma poi scopre di non essere in grado di sostenere il peso di un ambizioso progetto tutto da solo. E l’impatto con i suoi limiti è di solito tremendo.

Rinuncia, abbattimento e depressione è ciò che di solito resta in vita.

Quindi devi imparare a delegare.

Magari metti un po’ più di attenzione nella scelta delle persone ma poi affida a qualcun altro dei compiti e non ci pensare più.

Dai un’occhiata a questo piano d’azione per riuscirci:

 

  • Circoscrivi le aree dove sai che hai bisogno di aiuto
  • Lasciati aiutare da qualcuno nelle aree che hai identificato prima. Che sia un collega, un familiare o una persona che hai testato …
  • Condividi con questa persona le tue aspettative in modo da rendere chiaro lo spazio di intervento di ognuno
  • Sii consapevole che mancanza e lacune rientrano nella normalità
  • Come imploravano i Beatles “Let it be” … lascia che sia. Non ossessionarti dal fatto che le cose non vengono portate avanti come vuoi tu. Concentrati sul risultato e non ossessionarti nell’intervenire in tutte le azioni che si mettono in atto per conseguirlo

8- Celebra Le Tue Vittorie E Costruiscile Sui Tuoi Fallimenti

I perfezionisti mettono al centro le mancanze e rilegano le proprie abilità sullo sfondo. Non conoscono riposo prima della fine di compito. E non festeggiano mai, perché quello che hanno fatto era un atto dovuto.

Comprendi meglio di me che all’interno di questo atteggiamento mentale c’è da chiedersi che senso abbia impegnarsi così tanto per raggiungere cose che nemmeno ci rendono felici.

Per un testimone esterno è l’apoteosi del non-sense.

Prova a pensare come sarebbe invece vivere in un mondo che celebra qualsiasi tipo di risultato. Che sia una grande vittoria, un piccolo riconoscimento o anche un fallimento. Hai capito bene … vivere in un mondo in grado di celebrare anche le sconfitte.

Se ci pensi sarebbe un mondo dove crescere in armonia sarebbe l’unica via possibile …

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Mick Manara

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Giornalista, Motivatore ed Esperto di Crescita Personale, Mick Manara si è aggregato allo staff di Vadoalmassimo.net per occuparsi di Benessere Mentale e di Miglioramento delle performance personali e professionali. 

La sua variegata preparazione e la sua spiccata curiosità ci potrà regalare spunti interessanti e coinvolgenti al fine di alzare il livello qualitativo della nostra esistenza.

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